Ieri una mia cara amica Messicana cittadina italiana mi ha scritto per chiedermi di scrivere un post che possa aiutare lei e la comunità di Italiani all’estero a capire per chi votare. Premetto che questo è per me un compito importantissimo, perché credo che l’esercizio del diritto di voto sia uno degli atti di responsabilità civile più alti che ci siano. Ed il fatto che così tante persone che vivono fuori, dopo aver bramato e faticosamente ottenuto la cittadinanza Italiana vogliano arrivare consapevoli alle elezioni è un qualcosa che mi rende orgogliosa di averli come concittadini, e che dovrebbe far vergognare qualcuno degli Italiani che in Italia ci vive.
Vi dico subito che mi sarà difficile cercare di non essere di parte, e non so se ci riuscirò.
I gruppi politici principali che partecipano alle elezioni 2013 sono il
- PDL guidato dall’intramontabile Berlusconi ancora una volta alleato con la Lega Nord.
- Il PD guidato da Bersani ed alleato con SEL di Vendola.
- Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia alleato con Di Pietro dell’Italia dei Valori
- Il Movimento 5 Stelle guidato da Beppe Grillo
- Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino
- ed infine la Scelta Civica di Monti alleata con UDC, con Montezemolo e con Fini
Apriamo subito una parentesi: Bersani, Vendola e Renzi assieme ad altri due esponenti minori, avevano qualche mese fa partecipato alle Primarie per decidere il leader del PD. Bersani rappresenta la linea classica di partito, quella che cerca di tenere dentro tutte le anime della sinistra italiana, dall’iper-cattolica della Binetti che indossa quotidianamente il cilicio e si auto fustiga, alla sinistra più estrema laica e radicale. Appartiene a quest’ala Vendola: primo politico ad aver fatto outing e governatore della Puglia, la regione del Sud più sviluppata. Renzi è invece il sindaco di Firenze. Meno di quarant’anni e riformatore convinto, ha condotto la battaglia della “rottamazione”, che puntava a far uscire dal partito tutti i politici di vecchissima data, colpevoli di non apportato cambi né novità alla sinistra italiana, e di essersi scambiati le poltrone per tutta la carriera politica senza essersi fatti realmente promotori di alcun cambio. Ispirato dalle sinistre del nord Europa e dal Labour Party di Tony Blair, non si è mai vergognato di dialogare con gli imprenditori e con la finanza. Renzi e Bersani sono arrivati al ballottaggio, che ha visto lo scontro della sinistra vecchio stile contro quella riformatrice. Visto che in Italia i cittadini continuano ad aspettarsi novità votando sempre per le stesse persone, alle primarie ha vinto Bersani proprio grazie ai voti di Vendola, che era arrivato terzo al primo turno, e che al ballottaggio gli aveva dato il proprio appoggio.
Su Berlusconi non mi dilungherei più di tanto. Dopo aver proposto un posto nel proprio Governo a Monti, che ha educatamente rifiutato, lo ha insultato accusandolo di aver aggravato la crisi in Italia, dimenticando di aver votato tutti i suoi provvedimenti al Governo (come d’altra parte ha fatto anche il PD di Bersani).
Ingroia di Rivoluzione Civile è invece un Magistrato che si è specializzato nella lotta alla Mafia, cosa che in Italia vuole necessariamente dire perseguire Berlusconi o i suoi collaboratori politici.
Il Movimento 5 Stelle, che ha scalato i sondaggi nel giro di pochi mesi, è rappresentato dal comico genovese Beppe Grillo che gli ha dato forma e visibilità. Il Movimento si contraddistingue per le liste composte da persone che non hanno mai ricoperto incarichi politici, per il rifiuto della televisione come mezzo elettorale (al quale preferisce le Piazze) e per la rivoluzionarietà delle sue proposte, sempre mirate al risparmio energetico, alla decrescita felice, ma che arrivano anche all’uscita dall’Euro o dall’Unione Europea.
Fare per Fermare il Declino è il Partito a cui ha dato vita Oscar Giannino, giornalista che collabora in Italia principalmente con Il Foglio e Libero, entrambi giornali preferiti dai lettori di un’area di Destra. Si propone come alternativa al Centro Destra di Berlusconi soprattutto nelle Regioni più produttive, classicamente quelle del Nord.
Infine c’è la Scelta Civica del Senatore Mario Monti. Mario Monti è Presidente dell’Università Bocconi di Milano, e nella sua carriera ha ricoperto diversi ruoli come Commissario Europeo durante i quali si è distinto per l’intransigenza con la quale ha lottato contro alcune grandi compagnie come la Microsoft che violava le leggi sulla concorrenza. A seguito della cattiva gestione ed immagine pubblica dell’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel novembre del 2011 Monti è stato chiamato a capo di un Governo di tecnici che aveva il compito di risolvere problemi strutturali italiani che stavano aggravando gli effetti della crisi nel nostro Paese e di restituire prestigio ed autorevolezza all’Italia. Sarebbe stato più sensato, in seguito alle dimissioni di Berlusconi, organizzare delle elezioni nelle quali il PD avrebbe sicuramente vinto, ma la verità è che nessun Partito se la sentiva di prendersi la responsabilità di misure fortemente impopolari, ma assolutamente necessarie. Così il Governo è stato affidato nelle mani dei tecnici, sebbene tutte le misure proposte siano state appoggiate e votate in Parlamento dalla maggioranza dei Partiti (tranne Lega Nord e Italia dei Valori). A mano a mano che si sono avvicinate le elezioni, i Partiti hanno riacquistato la loro voglia di fare opposizione, e si sono sfilati dal ruolo di maggioranza del Governo, arrivando ad accusare Monti di provvedimenti da loro stessi votati.
(To be continued…)