Sul piano delle proposte elettorali, devo dire onestamente che non sono riuscita a cogliere esattamente tutti i programmi!
Rivoluzione Civile, per la formazione del proprio leader, propone un’ampia riforma della Giustizia e degli Interni, certamente auspicabile, ma è decisamente carente sul piano dell’economia e della politica estera.
Berlusconi si è caratterizzato per aver promesso 4 milioni di posti di lavori, che oltre al milione che aveva promesso la scorsa volta, rigorosamente non mantenuto, fanno 5, e così avremmo più lavoro che disoccupati. Ha anche promesso la restituzione della tassa sulla prima casa (IMU) che tutti i proprietari di immobili hanno dovuto pagare quest’anno. Chiaramente le sue sono promesse vuote e prive di qualsiasi fondamento, eppure è riuscito a rimontare di diversi punti nei sondaggi, promettendo di ripagare quei soldi alle casse dello Stato attraverso un accordo fiscale con la Svizzera contro l’evasione fiscale. Le autorità svizzere hanno però fatto sapere di non contare su di loro, perché se l’accordo dovesse farsi, cosa difficile, non entrerebbe comunque in vigore prima del 2016.
Il Movimento 5 Stelle ha idee buone e rivoluzionarie, e punta a ridurre i costi e la corruzione nella politica. Però suggerisce l’uscita dall’Euro e dall’UE come una possibile soluzione per la crisi. Personalmente ritengo i grillini, così si chiamano gli attivisti del Movimento, molto volenterosi ma di troppa poca esperienza per poter governare.
Grillo è recentemente arrivato a suggerire ad Al Quaeda di non bombardare in Mali, ma di farlo in Italia, fornendo ai terroristi l’esatta latitudine e longitudine del Parlamento italiano e il profilo facebook del Movimento mostra foto di manager picchiati a sangue nelle carceri statunitensi auspicando la stessa sorte alla classe dirigenziale e politica Italiana. Un po’ troppo per me e per qualsiasi sensibilità umana, soprattutto vista la propensione del nostro popolo a trovare ogni soluzione in una deriva populista e dittatoriale!
Fare per Fermare il Declino di Oscar Giannino invece si concentra su dieci proposte, tra cui lotta alla corruzione, lotta all’evasione, formazione per tutti e sussidio di disoccupazione. Giannino è passato dall’essere pressoché sconosciuto al quasi, stando agli ultimi sondaggi, 8% delle preferenze. Fare per Fermare il declino è sicuramente l’unico Partito di Destra credibile, e che ha ridato dignità alla destra italiana, rimasta evidentemente delusa da Berlusconi. Di Silvio Berlusconi Giannino ha detto “gli Italiani fanno quello che farebbe una donna che è stata tradita per oltre 18 anni di un uomo: non si fidano più!”
Poi c’è il Partito Democratico di Bersani, che si è legato a Vendola nelle primarie, ma che adesso ha bisogno di Monti per governare: siamo di nuovo nel solito pasticcio tutto di sinistra in cui i mini partitini tengono per le palle il Partito vincitore minacciando di farlo cadere se non vengono assecondati (E purtroppo sarà impossibile per Bersani assecondare Vendola e accontentare Monti!) Il PD ha sicuramente un programma politico più ampio e complesso, che parte dall‘emissione di titoli per finanziare i debiti che lo Stato ha con le piccole e medie imprese, dando loro un sospiro di sollievo, alla promessa di quote rosa nel Governo. Vuole in sostanza mantenere l’assetto delle riforme di Monti, ma dando loro un aspetto più equo e sociale, e si propone di conversare con i Sindacati dei lavoratori per trovare soluzioni comuni al problema della disoccupazione.
Infine c’è la Scelta Civica di Monti, che pure presenta un programma articolato e di ampio respiro. Particolarmente concentrato sui temi economici, propone misure volte a favorire l’impiego under 30 con la detassazione dei contratti ai giovani e alle donne, a perseguire una politica di parità di bilancio pur rimodulando la tassa sulla prima casa (diminuendola o esonerando le fasce economiche più deboli) ed impedendo un ulteriore aumento di un punto percentuale dell’Iva (la tassa sui beni) previsto per Luglio. E’ stato promotore di una semplificazione della burocrazia che comincia a dare i suoi primi frutti, e ha impedito l’aumento della tassa che gli aspiranti cittadini devono pagare per richiedere la cittadinanza (che è ferma a 200 euro). I suoi spot elettorali sono tutti incentrati sul rilancio dell’economia e il ritorno alla meritocrazia e alla premiazione dell’eccellenza. I suoi detrattori trovano impossibile il fatto che riesca a diminuire le tasse che ha lui stesso introdotto, ma lui ha più volte ribadito che la prima urgenza era quella di rimettere in parità il bilancio. Ora che ci è finalmente riuscito ci sarà spazio e modo per effettuare delle modifiche che assecondino aspetti più sociali.
Mentre in Italia impervia la campagna elettorale a suon di scandali e rivendicazioni, Mario Monti ha ottenuto nel summit dell’UE ampie agevolazioni per l’Italia dopo 30 ore di trattative per il periodo 2014-2020, che includono 1,5 miliardi da spendere per le nostre zone più svantaggiate, soprattutto il Sud, oltre a 6 miliardi per gli Stati che hanno oltre il 25% di disoccupazione, tra cui, purtroppo anche l’Italia, oltre a un aumento per i fondi di coesione che riguarda tutte le aree più arretrate della zona UE, decretando la vittoria della linea della coesione contro quella dell’austerity, voluta invece dalla Germania e dall’Europa del Nord. Questo accordo deve però ancora essere sottoposto al voto del Parlamento Europeo. L’Italia non aveva mai ottenuto tanto da un summit UE, come molti leader dell’Unione hanno fatto notare elogiando il comportamento di Monti.
Io ho finito la mia panoramica, per ogni domanda o informazione vi prego di contattarmi e sarò felice di rispondervi! Allora, avete capito per chi voterò? 😉