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Noi Italiani non cambiamo mai: vogliamo sempre avere un uomo forte, che con i suoi super poteri arrivi a risolvere tutte le stronzate che abbiamo fatto noi finora, che sia rispettato a livello internazionale (o che almeno faccia finta di esserlo) e che porti in alto il buon nome del “made in Italy”, insomma, vogliamo un “man in Italy”.

Fu così con Mussolini. Lui arrivò, e tutti gli credettero e lo seguirono a ruota libera! Era alleato con il grande Hitler, aveva fatto bonificare l’Agro Pontino. Non importava che si coprisse di ridicolo costantemente perché si ostinava a rifiutare i traduttori credendo di parlare un tedesco fluente, creando così pericolosi e imbarazzanti disastri! Il tutto fra lo sgomento dei traduttori ufficiali che dopo le riunioni dovevano affrettarsi a chiamare i colleghi tedeschi e dire loro cosa avrebbe voluto dire il Duce in realtà! A parte il piccolo particolare che era un dittatore…ma questo comunque sembrava non importare a molti in quel periodo!

Fu la volta di Berlusconi…e non mi dilungherei su di lui perché tutti ricordiamo il suo inglese appena sceso dall’aereo per andare a trovare Bush, i video montati ad opera dai TG per simulare un pubblico applaudente ai suoi comizi, e le finte foto e i finti sorrisi con gli altri Presidenti, che invece lo rifuggivano come avrebbero fatto con la peste, e che avrebbero mangiato una merda piuttosto che farsi immortalare affianco a lui!

Adesso c’è Marchionne! E’ bastato sentirlo parlare in inglese e vederlo a braccetto con Obama per credere che fosse il new hero italiano! Quello che avrebbe risanato la FIAT e l’avrebbe riportata ai vecchi albori! Ma quali vecchi albori? Se sono 50’anni che il Governo finanzia un’impresa che appartiene a una delle famiglie più ricche di Italia con il solito giochetto: se non mi dai i soldi chiudo! E così tutti gli Italiani hanno dovuto pagare i lussi della famiglia Agnelli e adesso pure quelli della famiglia Marchionne per non far perdere il posto di lavoro a qualche centinaio di migliaio di operai, che comunque hanno le condizioni salariali peggiori d’Europa!

Io ho una proposta! Perché non chiudiamo la FIAT e tutte le altre fabbriche italiane non competitive e i soldi che avremmo spesso in quel giochetto minaccia non li diamo agli operai che ci lavorano? Tra quegli operai ce ne sarà sicuramente qualcuno che sarà in grado di aprire una piccola impresa familiare, un ristorante, un’azienda agricola. Invece di continuare a rifocillare le poche grandi famiglie italiane e i loro buchi neri, perché non dare incentivi a questi operai che potrebbero rendere più frizzante il tessuto produttivo aiutandoli con agevolazioni fiscali?

Certo in questo modo non avremmo più grandi eroi dei quali sentirci orgogliosi, salvo poi scaricare su di loro tutta la colpa in caso di (probabile) fallimento…ma hey, c’è la crisi, e tutti dobbiamo fare sacrifici!