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Chi decide di proseguire gli studi lo fa in virtù di un patto sociale stipulato con il resto della comunità: io decido di dedicare 5 anni in più della mia vita studiando (se si prende in considerazione la laurea triennale e quella specialistica) per offrire un servizio più specifico di cui la comunità ha bisogno. Il resto della società, in cambio, accetterà di corrispondermi migliori condizioni salariali al termine di questo percorso. Ciò in Italia funziona molto bene per alcune categorie, o corporazioni (l’esempio lampante sono gli avvocati, o i politici), ed è invece un disastro per il resto!

Dopo la laurea specialistica e due anni di esperienza sul campo in un Paese in Via di Sviluppo, sono tornata in Italia cercando lavoro. L’ho trovato quasi subito…come commessa! Ho lavorato qualche mese in un outlet frequentato da stranieri, e il mio inglese mi è tornato utile!
Poi sono passata a lavorare per il Gruppo Miroglio (il gruppo del negozio Motivi, per intenderci), la cui responsabile generale di area mi aveva assicurato che stavano formando le persone che avrebbero aperto nuovi punti vendita in America Latina, la prossima conquista geografica dell’azienda, e il mio curriculum è stato prezioso!

Appena cominciato a lavorare da Motivi, una mia collega della mia stessa età mi dice: “Quando io ho cominciato a lavorare qui, a 19 anni, ho dovuto cancellare dal curriculum il diploma. Allora non ti assumevano se vedevano che avevi studiato, perché sapevano che prima o poi avresti trovato un lavoro nel tuo settore!”
Oggi le cose sono molto diverse. L’Italia spende 12 miliardi per i suoi pochi laureati, e lo fa per donare alle imprese private migliori commessi o camerieri!!! In fondo le imprese sanno benissimo che i laureati non troveranno mai altri lavori, e soprattutto, non competitivi con uno stipendio non eccezionale, ma sicuro, e che include tredicesima e quattordicesima!

La mia collega ha 29 anni, lavora da 10 anni nello stesso posto, ha un contratto a tempo indeterminato e scatti di anzianità. Ha una macchina, e qualche anno fa ha fatto il mutuo per comprare casa, nella quale vive con il suo ragazzo. Il suo guardaroba farebbe invidia ad Antonella Versace, e quando avrà finito di pagare la macchina, comincerà a pianificare uno spettacolare matrimonio. Nelle otto settimane di ferie all’anno che ha, viaggia il mondo alternando vacanze di lusso ed esperienze più avventurose.
Ha già aperto un fondo in banca nel quale conserva soldi per i suoi figli, quando ne avrà.

Io?…lasciamo perdere!