Tag

, , , , , ,

Ci sono giorni in cui la tristezza mi attanaglia e non riesco a liberarmene.
Un’incontrollabile voglia di piangere si impossessa di me e mi fa tremare di rabbia e panico.
Il dubbio di stare sbagliando tutto, e la consapevolezza di aver passato metà vita ad allontanarmi delle persone più importanti. La certezza di essere stata sempre sul filo del rasoio tra follia e realtà e, di stare spendendo energie in individui che non mi riconoscono nulla e che aspettano ogni mio passo falso per potermi criticare e sminuire…

250px-Vincent_Willem_van_Gogh_002

Vengo presa dallo sconforto e dalla disperazione. Mi sento sola e lontana, non solo da chi vive in un altro continente, ma anche da chi sta seduto a pranzo a fianco a me. Mi chiedo cos’ho davvero in comune con le persone che mi stanno attorno, e poi cos’ho davvero in comune con le persone da cui tornerò…?

Respiro lentamente, molto lentamente, e mi ripeto “non piangere, non piangere”, chiudo gli occhi e impongo la volontà sulla mia disperazione.
Le persone che mi sono, o che dovrebbero essermi vicine mi guardano con uno sguaro ironico, ridacchiano alle mie spalle contenti del fatto che anche io, di solito solare ed efficiente, possa toccare il fondo, e mi suggeriscono di calmarmi e bermi una camomilla. E io lo faccio…
Così casa mia si è riempita di tisane rilassanti, che conciliano la calma e il sonno, di incensi, di musiche new age…che nascondono molto bene il problema agli occhi estranei di chi vive con me…
Io vado a letto presto, e mi sveglio presto per evitare la gente. Parlo da sola mi do consigli su come calmarmi. Analizzo il perchè di questi stati, e mi dico che sono gli ormoni, lo stress, la pioggia…

L’unica via che conosco per reagire a queste situazioni è la solitudine…finchè un raggio di sole o un fiore con colori stupendi mi ricordano che non servono ragioni per essere felici, e ricomincio a trovare un po’ di motivazione.

Oggi c’è stato un raggio di sole, ma non sono riuscita a godermelo…aspetterò il prossimo…