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(Cuban Diaries, Maggio 2009)

Settimane dopo aver cominciato la ricerca del nuovo appartamento sono sconsolata e amareggiata. Ogni volta che i nuovi proprietari scoprono che ci sono io di mezzo i prezzi lievitano e il periodo di permanenza diventa incerto. Affittare senza licenza e’ illegale, ma farlo a stranieri è illegalissimo!

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Chiaramente con un Cubano si puo’ sempre dire di stare facendo un favore a un cugino, un amico. Ma gli stranieri sono molto piu’ visibili, e quando c’e’ di mezzo uno yuma tutto diventa complicato su quest’Isola!

Il vero problema sono i CDR: Comitati di Difesa della Rivoluzione. Ce n’e’ uno in orgi cuadra, ed il Presidente del Comitato ha l’esplicito compito di controllare e spiare quello che fanno gli abitanti per riportarlo alle autorita’. Nacquero negli anni ’60 quando tutta Cuba fu colpita da un’ondata di atti vandalici che cercavano di sovvertire il Governo Rivoluzionario. Infatti una certa percuentuale della popolazione che aveva salutato con favore l’arrivo dei Rivoluzionari, gli si era poi rivolatata contro mano a mano che diventava chiara l’impronta comunista che Fidel voleva imprimerle.

Anche se la situazione è nettamente diversa oggi i CDR, che negli anni si sono dimostrati efficientissimi strumenti di controllo della popolazione e termometro della societa’ civile, sono rimasti vigili e attivi. Ma come tutto a Cuba, sono stati avvolti dalla nuvola della corruzione. Quindi ogni attività economica perpetuata sull’Isola deve pagare (e caro!) il silenzio del presidente del Comitato, che usa il suo potere non per la sicurezza dello Stato ma solo per le proprie tasche. Non a caso la gente comunque conosce i Presidenti del CDR come chivatones, e cioè informatori, spie. 

E così ogni volta che Pedro cerca di prendere una casa in affitto senza mai menzionare me, ci trasferiamo nell’appartamento nuovo, e poche settimane dopo, puntuale come un orologio svizzero arriva l’ultimatum: o si alza l’affitto o lo sfratto! Io e Pedro scommettiamo anche sulla quantità di giorni che ci vorranno al proprietario a lanciarlo! Non sono mai più di 10: succede di solito dopo che il Presidente del CDR contatta il padrone di casa reclamando la sua quota e minacciandolo di denunciare il fatto che sta affittando illegalmente, e addirittura a stranieri! Ci siamo così abituati che non disfiamo neppure più le valige, tanto sappiamo che è inutile. E così che gli affitti si alzano regolarmente troppo, mentre i miei risparmi faticosamente guadagnati facendo 3 lavori in Italia prima della Laurea diminuiscono decisamente troppo alla svelta.

Pedro, dal canto suo, non è d’aiuto. Mi chiedo come faccia a spendere così tanti soldi, e soprattutto non suoi. E mi chiedo come vivesse prima di mettersi con me…come sia possibile che sia sopravvissuto senza di me e senza i miei soldi fino ad allora, se adesso sembra che non possa resistere senza spendere. E come faranno le famiglie normali che guadagnano molto meno di quello che stiamo spendendo noi?

Nel frattempo dal lavoro al Granma non arrivano buone notizie. Il mio stipendio in CUC che si sarebbe dovuto sommare a quello in Moneta Nazionale non è ancora stato approvato, e io non posso più aspettare molto. Se nel giro di un mese la situazione non si sblocca dovrò tornare in Italia.

Una sera, demoralizzati dopo essere stati a vedere una casa in Centro Habana, mentre aspettiamo alla prima fermata l’autobus P16 che in un’ora e 20 ci porterà a casa, incontriamo Ricardito, un mio amico della cuadra di Marvelis. Mi chiede come sto e, prima di riuscire a rispondere “Mas o menos” scoppio a piangere! Pedro mi guarda seccato, i miei amici non gli piacciono e fa di tutto per tenermi seprata da loro. Lui dice che è perchè ha paura che si approfittino di me….ma a volte io ho la sensazione che sia il contrario!

Ricardito, capita la situazione mi abbraccia, Pedro si innervosisce. Ricardito mi dice che suo padre ha un appartamento che sta finendo di aggiustare. Non funziona lo scarico del bagno e mancano le tuberie di scarico del lavandino. Ma se a noi non dispiace fare qualche sacrificio e lasciargli l’appartamento qualche ora alla domenica perchè lui possa lavorarci, potrebbe affittarcelo a non più di 40 CUC al mese (contro i 250 almeno che ci chievano tutti gli altri!)

Esulto ed accetto al volo, ma Pedro rifiuta l’offerta di Ricardo. Arriva l’autobus e lo prendiamo di corsa perchè potremmo aspettare ore prima del prossimo. Una volta sopra chiedo a Pedro perchè si fosse permesso di rifiutare l’offerta del mio amico. Lui, ancora arrabbiato, mi risponde che non vuole dovere dei favori agli amici di Marvelis. Non capisco da dove venga tutto quest’odio, ma ne ho le tasche piene. “Il favore lo devi a me perchè l’affitto lo pago io. Io mi trasferisco a casa del padre di Ricardito la prossima settimana…tu fai come vuoi.”